A Porto Rotondo, avvolta dalla macchia mediterranea, nasce Villa S, una residenza diffusa a picco sul mare, con un panorama mozzafiato sul Golfo degli Aranci. La villa si estende dolcemente su un terreno inclinato di due ettari. Una dimora accogliente, che offre un’esperienza spaziale e materica in cui architettura, natura, tradizione e artigianato, si fondono senza soluzione di continuità
Inizialmente, il lotto era invaso da un’abbondante vegetazione, con percorsi interni frammentari che conducevano a diverse costruzioni sconnesse tra loro. Sin dal principio, lo studio di progettazione Alvisi Kirimoto si è confrontato con vincoli paesaggistici ingenti, tra cui l’impossibilità di modificare la sagoma dei volumi esistenti. Da qui la necessità di ripensare la relazione tra questi, creando una sequenza ragionata di spazi aperti chiusi e coperti.
Dal punto più alto del lotto, una scala in granito giallo di San Giacomo si snoda come una sorta di promenade architecturale fino alla piazza centrale, attorno alla quale si raccolgono i volumi: come la piazza di un borgo, diventa un luogo d’incontro e condivisione. Tre lingue verdi abbracciano gli edifici e fendono la piazza, mentre un albero di Algarrobo al centro regala ombra e frescura.
Interno ed esterno in perfetta continuità
La villa si articola in tre edifici separati a diverse quote, e un piano seminterrato. Dovendo mantenere invariati i profili, sono stati reinterpretati gli interni e il loro rapporto con l’esterno tramite l’aggiunta di alcuni elementi contemporanei, come le nuove pergole e il box di vetro, che conduce al piano seminterrato.
Il volume principale, che ospita il soggiorno, la sala da pranzo e la cucina, era inizialmente uno spazio composto da tre scatole chiuse. Viene ripensato come un unicum, il cui passo strutturale è dettato da quattro setti paralleli orientati in direzione est-ovest, cui si alternano grandi superfici vetrate che aprono nuove visuali sulla piazza e la terrazza affacciata sul mare.
Per enfatizzare la continuità tra interno ed esterno, il granito viene adottato anche negli interni. La posa innovativa dei blocchi di pietra a spacco naturale senza fughe, affidata ad abili artigiani locali, trasforma i muri in superfici imponenti e sofisticate. Contrapposte alla gravità dei muri, le generose vetrate donano dinamismo e leggerezza ai prospetti, vibrando alla luce dei raggi del sole.
La camera padronale si differenzia dalle altre non solo per le dimensioni maggiori e il soffitto più alto, ma anche per i materiali: al suo interno, un muro in pietra e un angolo con delle grandi superfici vetrate ad est, con vista sul mare e il giardino, ricordano l’edificio principale.
Gli altri due volumi ospitano le camere da letto e i servizi. Qui si ricerca maggiore intimità, per cui le aperture si concentrano nei prospetti opposti alla piazza, e si affacciano su giardini privati tra gli edifici e sul muro di pietra naturale ricoperto di vegetazione.
Una casa che respira
L’ingresso a questi spazi, arretrato rispetto alla facciata, è protetto ulteriormente dalla copertura a sbalzo e da pergolati metallici. I muri esterni in pietra e i tetti in legno di Iroko sono in linea con il volume principale, mentre all’interno, le pareti sono in intonaco di calce naturale di una tonalità che ricorda il granito, e il pavimento è in parquet di Iroko.
Nel prospetto ovest del soggiorno, orientato verso la piazza centrale, risalta il box scala, che conduce al piano seminterrato. Un volume di vetro, leggero e trasparente, con il suo negativo scavato nel terreno e una scala di metallo bianco sospesa nello spazio, illumina come un pozzo di luce la playroom. Un ambiente con un’atmosfera diversa, circondato da pareti chiare in calcestruzzo a faccia vista, un controsoffitto bianco che riflette la luce naturale e un pavimento in parquet di Iroko che lo riscalda.
Sempre al piano meno uno, sono presenti i servizi, diversi magazzini e il locale tecnico, nucleo funzionale della villa. Grazie alla domotica, il riscaldamento a pavimento radiante, l’aria condizionata e l’illuminazione sono regolati automaticamente per offrire le migliori condizioni di comfort per ogni ambiente.
Il risultato è una casa viva, che respira, come fosse parte della macchia mediterranea che la circonda. Alvisi Kirimoto realizza un progetto fedele allo spirito del luogo, ma non per questo meno sorprendente: rispettosa del contesto, Villa S dialoga attivamente con il paesaggio, dimostrando come due mondi così diversi, costruito e naturale, possano diventare complementari.