Il 15 aprile è stata inaugurata l’edizione 2024 della mostra “Design to Wonderland” a Milano, organizzata dalla Shanghai Design Week presso la sala espositiva al secondo piano delle Cisterne, Fabbrica del Vapore, che durerà fino al 21 aprile.
La mostra, intitolata “Designing Dragon: Fusion of Tradition & Innovation”, esibisce 27 marchi cinesi d’eccellenza nel campo della moda e del product consumption di Shanghai e altre regioni, e ben 45 pezzi d’arte permeati dalla cultura cinese. L’esposizione ha l’obiettivo di mettere alla luce i più emergenti brand di Shanghai in modo tale da spingere i marchi cinesi sul panoramainternazionale e accelerare il loro sviluppo nel campo del design globale.
Questo evento non è solo uno showcase, ma anche una piattaforma per approfondire gli scambi e la cooperazione tra Cina e Italia nella filosofia del design sostenibile, che possa anche riflettere la fusione industriale tra design e cultura dei due paesi. Geng Xiewei, il Consigliere Commerciale del Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano, ha tenuto uno dei discorsi di apertura esprimendo il sincero desiderio di vedere portare avanti queste serie di cooperazioni istituzionali in settori come la cultura e il commercio, per promuovere congiuntamente lo sviluppo e l’economia di Milano e Shanghai.
All’evento sono state invitate figure come Luo Zhiwei, Direttore del Centro Promozionale della Città del Design di Shanghai, Andrea Cuman, Direttore degli Affari Internazionali di Fuorisalone.it, e Sun Qun, Presidente di Beijing Keedu e co-promotore della “Milan Design Week China Week”, per esprimere il loro sentito supporto alla collaborazione fiorente tra le due nazioni.
Il tema dominante del Fuorisalone di quest’anno ruota attorno alla sostenibilità, sintetizzata dal concetto di “Materia Natura”. In questa esposizione e nel contesto più ampio del design e dei prodotti per i consumatori cinesi, si è osservato un aumento evidente dell’attenzione verso la sostenibilità. Una tendenza che si allinea strettamente agli sforzi mirati a promuovere pratiche di design e consumo proiettate a lungo termine nel futuro.
Il segno zodiacale del drago, con la sua solenne importanza profondamente radicata nella cultura e nella tradizione cinese, è stato il filo conduttore dell’esibizione esprimendo un ricco simbolismo e fascino mistico. In Italia non solo c’è un crescente apprezzamento di quello che è l’estetica cinese ma vi è anche l’interesse verso la cultura cinese, evidenziato soprattutto dalla celebrazione del Capodanno cinese, ormai parte integrante del panorama culturale a Milano, amato sinceramente dai suoi abitanti.
Nei vari discorsi tenuti si riportano le parole di Andrea Cuman che elogia la scelta strategica effettuata dalla Shanghai Design Week e dal governo di Shanghai di sostenere il design cinese, che si integra perfettamente con le tendenze attuali della design week di Milano. Gli ultimi anni ha visto un crescente trend per cui ci si trova di fronte a collezioni dei migliori e più raffinati design e prodotti nella città di Milano, luogo dove la Fabbrica del Vapore è uno spazio eccezionale per esporre.
Tra i personaggi che hanno inaugurato l’esibizione si trova un’ospite speciale, Zhou Chenchen, fondatore di Frank Chou Design Studio, che oltre a presentare i prodotti della linea RECTANGLE, esprime il pensiero dietro il suo processo creativo. Nella sua esplorazione del linguaggio del design orientale emerge l’intersezione e la differenza tra le culture orientale ed occidentale, dove i confini di questi due poli si intersecano, dove convogliano una serie di significati antitetici in uno stato di equilibrio: forza e quiete, passato e presente, individuo e gruppo.
L’esibizione è un chiaro segno della direzione in cui il design cinese si sia evoluto negli ultimi anni, dando priorità ad elementi chiave come qualità e sostenibilità. Quest’ultima, in particolare, va oltre la mera estetica, permeando ogni aspetto del processo di progettazione, dalla concezione alla produzione e alla distribuzione. Le partnership con aziende attente all’ambiente, l’adozione di principi legati al Circular Design e la ricerca di soluzioni sostenibili stanno diventando principi sempre più diffusi nella comunità del design cinese.
Ci si augura che il futuro preveda un numero sempre maggiore di designer cinesi in grado di confluire il linguaggio del design orientale nella scena internazionale, in modo tale da esibire una maggiore influenza anche a livello globale.