Sur-Mesure di Marion Mailaender

Élitis omaggia il sense of humour e la voglia di pensare fuori dagli schemi

Élitis editore di tessuti, carte da parati e accessori francese, torna alla Milano Design Week 2024 con un progetto allestitivo speciale, Sur-Mesure di Marion Mailaender a cura di Federica Sala. Un percorso upside down che è un inno alle inversioni di senso, alla leggerezza che da una parte mette in valore la qualità quasi da Haute Couture dei tessuti per la casa e dall’altra ci mostra come dare una texture tridimensionale alle pareti di casa.

Coerentemente rispetto allo stile dell’architetta francese, famosa per un approccio elegante ma spiritoso al contempo, l’installazione pensata per Élitis gioca con il concetto del su misura, trasformando i tessuti dell’azienda addirittura in capi d’abbigliamento, e per di più giganti, attraverso i quali i visitatori potranno passare per scoprire come possa esistere “un’architettura da portare via”.

Sur-Mesure: sense of humor

Sur-Mesure è un omaggio raffinato al sense of humour. L’architetta francese, originaria di Marsiglia ed oggi divisa tra la città natale e Parigi, ha infatti fatto del sense of humour uno dei principi progettuali sia delle sue architetture d’interni che delle sue collezioni design. Un esempio? Le maniglie a forma di ostriche per l’Oyster bar Citrons & Huîtres di Pigalle, che, un po’ come il citofono a forma di orecchio di Alfonso Wildt per quella casa milanese che ancora oggi viene chiamata la “ca de l’oreggia”, contribuiscono ad innescare un sorriso, preparando il terreno all’atmosfera che si vuole creare.

Guardando le collezioni di design di Marion Mailandier si ha l’impressione che voglia trasformare l’architettura in arredo: se in passato aveva sintetizzato il tipico ambiente da piscina (piastrelle e maniglioni in acciaio) in una collezione di lampade e panche, oggi in mostra presenta la sua collezione in progress architecture à emporter che, dal 2017 in poi, l’ha vista trasformare dei pannelli in cartongesso in lampade da terra o abat-jour.

L’installazione Sur-Mesure, presentato all’interno dello spazio espositivio no profit, Assab One, ha una grande scenografia dello straniamento che ha il potere di farci tornare bambini e di farci guardare gli oggetti con occhi nuovi, capaci di vedere dettagli prima trascurati. Marion Mailaender arriva ad ispirarsi ad un film per ragazzini, il divertentissimo “tesoro mi si sono ristretti i ragazzi” (1989), in cui uno scienziato pasticcione per sbaglio miniaturizzava i figli, trasformando la casa ed il contiguo giardino in un luogo di avventure incredibili ed altrettanti inaspettati pericoli, per calarci in una scenografia ricca di preziosi dettagli.

Con questo spirito, divertito e capace di cambiare la distanza della nostra percezione visiva, Marion ha dato quindi vita ad un grande teatro di tessuti, in cui lo spazio si anima quasi magicamente di grandi abiti sospesi. Pantaloni e t-shirt realizzati però con i tessuti d’arredamento e con i rivestimenti murali di elitis, invertendone la destinazione d’uso (dal custom made dell’arredo al sur-mesure della moda) ma anche mettendo in mostra alcuni dei dettagli tessili quasi si trattasse di Haute Couture.

In questa danza volante di capi d’arredamento si apre un percorso ricco di altri divertissiment legati al lavoro di Marion: dalle lampade architecture à emporter in carton gesso alla super pesante, la scultura che rivisita in bronzo la superleggera che be conosciamo. Un pezzo che di nuovo ci strappa un sorriso, sempre più divertito, come i vasi della collezione jardin public che traslano gli stilemi dell’arredo urbano in un contesto domestico.

Nella foto di destra: la curatrice Federica Sala e l’architetta Marion Mailandier.

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