Architettura healthcare: gli ospedali del futuro

Nuove soluzioni per ripensare il concetto di “progettazione aperta”

L’architettura Healtcare è da sempre un modo per esprimere concretamente le diverse sfide che la società contemporanea ci richiede. Nello specifico “le architetture per la salute”, sono i luoghi in cui le tendenze globali di carattere sociale, economico e ambientale devono trovare un punto comune che coniughi spazio, funzionalità e tecnologia.

L’ospedale, infatti, è la tipologia edilizia che più di tutte assume le caratteristiche di un “architettura sociale”, ovvero che si occupa di tradurre in architettura, una serie di caratteristiche come quelle politiche, economiche, sociali, organizzative, ambientali ed ecologiche.

Questi tipi di architettura sono indubbiamente spazi complessi per la loro molteplicità di utenti, con differenti esigenze, e sono caratterizzati dall’elevata particolarità tecnologica, che influenza la struttura e la tipologia morfologia dell’edificio. Occorre quindi ripensare ai progetti architettonici sanitari puntando a strategie sempre più operative che siano in grado di interpretare le trasformazioni globali con un approccio One Health. Quindi, è necessario creare luoghi di cura più sani ed efficienti.

Il progetto del futuro

Il progetto architettonico-ospedaliero non deve più essere considerato soltanto un luogo di degenza/emergenza, ma è sempre più necessario guardare al futuro ripensando a soluzioni flessibili. L’architettura healthcare deve aprirsi alla comunità, integrandosi al contesto socio-culturale, e diventando un polo urbano che non si limiti ad ospitare solo servizi ospedalieri, ma anche spazi per la ricerca e la formazione. L’ospedale del futuro dovrà quindi essere in grado di rispondere ed interpretare correttamente le nuove e complesse sfide sociali. Nell’ambito dell’architettura sanitaria, esistono diversi progetti in cui è possibile ritrovare il concetto di “progettazione aperta”.

Primary Healthcare Centre (UBS Parque do Riacho) – Brasile

Il progetto si basa su due aspetti principali: l’esterno, ovvero spazi urbani, e l’interno umanizzazione funzionale. L’esterno è segnato da un tessuto urbano che connette il lungo corridoio, l’esterno agricolo e i complessi agro-urbani preesistenti. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto prevede tre blocchi rettangolari separati che delimitano e modellano l’area esterna creando cortili interni più privati. Questa strategia permette l’ampliamento del volume dell’edificio, consentendo al progetto di sfruttare l’ampio appezzamento di terreno e rendendolo così più visibile e facilmente riconoscibile come struttura, accogliente e aperta.

Contemporaneamente, i cortili interni offrono un’atmosfera tranquilla e riservata, umanizzando l’ambiente ospedaliero, creando così un microcosmo di protezione e tranquillità. I cortili sono progettati a misura d’uomo, incapsulano e portano la luce naturale negli ambienti attraverso una progettazione paesaggistica attentamente pianificata.

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Paimio Sanatorium – Finlandia

Durante il corso degli anni l’edificio, luogo di cura di una comunità fragile, subì una serie di accorgimenti destinati al benessere dei pazienti: i corpi di fabbrica ruotano e le loro finestre s’ingrandiscono in modo da massimizzare l’esposizione solare; i colori tenui delle pareti e il posizionamento preciso dei punti-luce garantiscono un’illuminazione diffusa, senza abbagliamento diretto degli ospiti; i rivestimenti fonoassorbenti delle pareti e la peculiare forma a goccia dei lavabi, disegnati ad hoc, attutiscono i molti suoni di uno spazio densamente popolato. Dagli arredi alle strutture si percepisce come i principi del razionalismo e del Bauhaus si fondono con l’approccio organico dell’architetto Alvar Aalto.

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Ospedale San Raffaele – Italia

L’Ospedale San Raffaele è una struttura all’avanguardia e incentrata sui principi di umanizzazione dell’ospedale: l’obiettivo del progetto non è solo di curare i malati ma anche l’ambiente e questo si traduce nella scelta di soluzioni sostenibili ed al contempo architettonicamente belle e iconiche.

L’Iceberg, così soprannominato per la sua forma peculiare, nasce come ampliamento nel cuore dell’ospedale già esistente, abbandonando lo schema progettuale orizzontale per adottare quello verticale, unendo funzionalità ed estetica. La lieve curvatura dei prospetti permette di differenziare la vista esterna dalle camere di degenza, migliorando l’accesso della luce naturale nella parte centrale della facciata.

Le ampie superfici vetrate, che si trovano in corrispondenza degli angoli dell’edificio in cui sono stati ricavati dei soggiorni comuni per le degenze, in inverno agiscono come serre solari riducendo il ricorso all’impianto di riscaldamento, mentre in estate sono climatizzati per soddisfare le esigenze di comfort e controllo termo-igrometrico.

  • Ospedale San Raffaele, Mario Cucinella Architects, Milano, Italia Photo credits: Duccio Malagamba
  • Ospedale San Raffaele, Mario Cucinella Architects, Milano, Italia Photo credits: Duccio Malagamba

Hospital Nova – Finlandia

L’Ospedale Nova a Jyväskylä, progettato da JKMM, parte da un nuovo modello di ambiente sanitario e da una nuova planimetria. Un grande atrio accoglie le urgenze e dà accesso a tutti i reparti. La degenza si ispira al concetto dell’hotel, con l’obiettivo di porre il paziente al primo posto.

Il reparto Hotel interpreta la nuova concezione del reparto di degenza, in cui la cura degli interni è la componente primaria nel progetto: finestre, decorazioni e il legno degli arredi abbinato al metallo delle strutture sanitarie, aiutano i pazienti a sentirsi accolti. Dal punto di vista degli interni ogni settore è stato curato con particolare sensibilità, prendendo come riferimento la natura.

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University Hospital in Tangier – Marocco

L’Ospedale Universitario di Tangeri rafforza la struttura del preesistente Health Campus della città, con l’obiettivo di creare un nuovo ambiente di lavoro per gli accademici e migliorare le condizioni di trattamento dei pazienti. Il progetto si ispira all’architettura vernacolare dei villaggi marocchini sulle colline e pone grande attenzione alla dimensione ambientale. Collocato al centro di una grande area verde si fonde con il paesaggio mediterraneo.

La struttura è composta da tre edifici che poggiano su una base comune e una grande tenda estende la tradizionale galleria mashrabiya – un sistema tradizionale utilizzato per catturare e raffreddare passivamente il vento. Le facciate esterne sono caratterizzate da elementi traforati, punteggiati dagli infissi policromi delle stanze mentre il layout strutturale favorisce modularità, scalabilità e flessibilità e anticipa possibili future esigenze di espansione.

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