Un paesaggio che plasma gli arredi

Loto AD Project ridisegna l’Art Suite di Punta Tragara usando il mare come ispirazione

L’Art Suite dell’hotel Punta Tragara a Capri, viene ridisegnata dall’architetto Giorgia Dennerlein, che conoscendo bene architettura e Genius loci ne fa un’estensione del paesaggio circostante. Il mare caprese entra idealmente nella suite attraverso tre arcate, plasma pareti e arredi del proprio colore e movimento, l’acqua diventa un pattern e tutto pare fluttuare.

Un’immersione totale sostenuta da un pavimento in onice venato di azzurro che incontra una striscia di agata blu e racconta di onde che si infrangono sulle rocce, di suggestive grotte marine. La lingua di marmo diventa anche l’elemento nobile e architettonico che taglia in due lo spazio e collega la salle de bains, chiusa dietro una parete di vetro bacchettato e un mobile divisorio, con la vasca in resina trasparente blu di antoniolupi sulla pedana di fronte alla maxi vetrata.

Loto AD Project gioca con le superfici, le utilizza per dividere o unire, definire momenti della vita all’interno di questo nido lussuoso di fronte ai faraglioni nella baia di Napoli. In corrispondenza della vasca anche due bubble chair di Eero Aarnio, seduta iconica degli anni Sessanta che funziona da nido sospeso.

Un universo di design

Arte, architettura e design definiscono un universo privato per sofisticati flaneur, un percorso tra sculture e arredi, pensato per un miglioramento della vita attraverso esperienze che unissero estetica, innovazione e funzionalità. Giorgia Dennerlein le combina perfettamente in un progetto di interior che esalta la creatività, la propria come anche quella di Constantin Brancusi e Giò Ponti, rispettivamente sulla carta da parati edizione limitata “L’atelier di Brancusi” di Casamance, e nelle maioliche per il roof della collezione Blu Ponti prodotte da Francesco de Maio

Ambiente raffinato e sinuoso

La circolarità anni Sessanta della Art suite di Punta Tragara, è il segno grafico e concettuale che alimenta il senso di gravità, la forza attrattiva tra forme e materie differenti composte in un abbraccio armonico e sinuoso. Dall’ingresso fino alle pareti tondeggianti sul limite opposto della stanza, tutto curva, muove e riscalda l’atmosfera.

Il Mediterraneo è il filo che si srotola anche nel progetto di outdoor; un piccolo balcone con arredi Vondom, Baxter e Dedon. Qui, i decori bianchi e blu firmati da Giò Ponti nel 1960 per il Parco dei Principi di Sorrento, diventano mare sotto i piedi anche a questa altezza. I motivi geometrici e i colori delle ceramiche dialogano con lo skyline, tessono una trama infinita di sfumature di azzurro.

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