Moroso celebra il design come incontro di anime femminili

Patrizia Moroso e Patricia Urquiola si presentano al London Design Festival come “Meduse Inquiete”

Moroso celebra il design come incontro di anime femminili perennemente in viaggio, destinate ad attraversare il tempo e lo spazio nel segno della creatività trasversale. Meduse Inquiete Restless Jellyfish è il titolo del talk in programma il 20 settembre a Londra, in occasione del London Design Festival, che vede protagoniste Patrizia Moroso e Patricia Urquiola.

La conversazione tra l’art director e la designer spagnola, legate da un lungo e profondo rapporto di scambio creativo, è ispirata a La Medusa inqiuieta di Eletta Flocchini. Il testo ripercorre le vicende di un capolavoro di Lucio Fontana, la scultura in mosaico Testa di Medusa, mettendo in risalto, la collaborazione tra l’artista e Osvaldo Borsani, legati negli anni Cinquanta da una sinergia speciale che arricchisce ed esalta il progetto d’interni.

Ispirate da questo sodalizio storico, Moroso e Urquiola dialogheranno con leggerezza e ironia del rapporto che lega entrambe, meduse inquiete, nel loro viaggio liquido attraverso il mare del design e dell’arte.

Le collezioni di Patricia Urquiola in mostra

Per tutta la durata della manifestazione, protagoniste dell’allestimento dello showroom Moroso saranno le creazioni più recenti frutto del sodalizio tra Patricia Urquiola e l’azienda, presentate in occasione del Salone del Mobile di Milano 2023. 

Caratterizzata da forme lineari e dalla presenza di simmetrie di ispirazione architettonica, Rows è la collezione composta da una serie di contenitori di quattro diverse tipologie e due tavoli rettangolari, che esprime una raffinata memoria artistica ed evoca le nature morte di Amédée Ozenfant.

 Loveland e Loveseat 

I sistemi di sedute Loveland e Loveseat nascono dalla volontà di rivisitare in chiave ancora più sostenibile due sistemi di sedute disegnati da Patricia Urquiola per Moroso nel 2000, ripresi e reinterpretati ventitré anni dopo dalla designer con un approccio che ne valorizza l’ispirazione per trasformarli in arredi evergreen.

Nel sistema imbottito Loveland, che mantiene intatta l’eleganza del progetto originario, sedute e schienali sono ammorbiditi e le basi in acciaio sostituite da basamenti in legno di frassino massello: scelte che nobilitano le qualità architettoniche del sistema senza rinunciare, nel singolo divano come nella composizione, alla sua sofisticata memoria razionalista.

L’estetica modernista assume maggior forza e intensità in Loveseat. In questo caso le basi del divano si trasformano in gambe, smussandosi e alleggerendosi fino a uscire dal volume: una soluzione strutturale che conferisce alla poltrona una personalità decisa e contemporanea, in grado di accentuarne il carattere indipendente mantenendo la possibilità di unire più poltrone in configurazioni multiple adatte a spazi pubblici e collettivi.

Theo

Il tavolino Theo reinterpreta il pensiero delle prime avanguardie del Novecento attraverso una progressiva riduzione degli elementi decorativi. L’approccio neoplasticista dà vita a una piccola architettura domestica di volumi scomposti dal segno geometrico astratto, ricomposti in un equilibrio raffinato di pieni e vuoti. Il risultato è una struttura che, grazie al piano in vetro, permette allo sguardo e alla luce di attraversare lo spazio interno.

Pheaby

La sedia Pheaby nasce da un antagonismo felicemente risolto tra design artigianale e pensiero industriale. Le gambe, che richiamano quelle di un cavalletto da falegname, supportano una seduta morbida, rotondeggiante e completamente priva di spigoli. La sedia sfrutta così al massimo le caratteristiche dei materiali che la compongono rivelando la sua versatilità, leggerezza e comodità.

About Patricia Urqiola

Originaria di Oviedo, Spagna, Patricia Urquiola ha studiato architettura e design all’Universidad Politécnica de Madrid e ha completato i suoi studi al Politecnico di Milano dove si è laureata sotto la guida di Achille Castiglioni. I momenti salienti della sua carriera includono: Assistente docente di Achille Castiglioni ed Eugenio Bettinelli a Milano e Parigi, responsabile dell’ufficio di sviluppo nuovi prodotti di De Padova, lavorando con Vico Magistretti, capo del gruppo di design di Lissoni Associati.

Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti internazionali tra cui la Medaglia d’Oro al Merito en las Bellas Artes (Medaglia d’Oro alle Belle Arti), successivamente a conseguito l’Ordine di Isabella la Cattolica, conferito da Sua Maestà il Re di Spagna Juan Carlos I; È stata Ambasciatrice dell’Expo di Milano nel 2015. È stata nominata Direttore Artistico di Cassina nel settembre 2015.

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