Una villa “scultorea” che unisce storia e design contemporaneo

Una ex filanda si trasforma in uno spazio elegante ed essenziale, progettato dall’architetto Giorgio Palù – arkpabi

Una grande dimora collocata nel centro storico della città di Soncino, in provincia di Cremona. I lavori di recupero e restauro hanno interessato un palazzo di fine Ottocento/primi Novecento, parte di un edificio ancora più antico, di origine Settecentesca. 

L’approccio dell’architetto Giorgio Palù è stato quello di “esaltare le caratteristiche delle preesistenze, intervenendo all’interno del palazzo in modo riconoscibile e deciso, con uno stile essenziale in grado donare agli spazi una nuova anima domestica”. Una scelta operativa che ha sposato il gusto contemporaneo e minimale dei proprietari di casa.  

Questa porzione di 350 mq era un’antica filanda, con il largo portico e un piano sovrastante, destinato alla lavorazione della seta e ad abitazione per le filerine. Abbandonato da oltre 40 anni, ridotto a semplice magazzino, l’edificio è stato recuperato e trasformato in casa privata. Nel rispetto delle sue caratteristiche uniche, gli interventi sono stati condotti in collaborazione con la Sovraintendenza dei Beni Artistici e Culturali. 

  • Giorgio Palù
  • Giorgio Palù

Un progetto “scultoreo”

La prima fase di intervento ha previsto l’inserimento di un sistema a cappotto interno per opere di restauro in intonaco, in facciata, di calce e il tamponamento del porticato, divenuto il primo piano dell’abitazione. Nell’ampia zona verde esterna è stata creata una nuova area coperta, che divide l’edificio dal resto del palazzo, rendendolo indipendente

Davanti alla casa uno specchio d’acqua di forma allungata riflette la morfologia dell’edificio, restituendo e raddoppiando l’immagine di tutti gli archi dell’ex porticato. Intorno alla vasca si trova una zona relax. Sotto l’acqua trasparente è visibile un fondo in pietra naturale scura in modo da ottenere un effetto riflettente, un materiale che dona un gioco di continuità tra interno ed esterno.

L’accesso alla casa dalla strada avviene attraverso il portone originale in legno di rovere, restaurato sverniciato e impregnato in modo naturale. Da questo primo varco si accede alla zona di disimpegno che conduce ad un secondo portone a tenuta termica, vero e proprio ingresso alla casa. Questo portone garantisce privacy e luminosità grazie ad un gioco geometrico di pannellature alternate: piene in bronzo, di vetro trasparente e vetro acidato, disegnati da Giorgio Palù.

Entrando nell’abitazione, una serie di gradini semicircolari vincono il leggero dislivello e disegnano un ingresso importante che conduce alle due ali dell’abitazione. Tutti i pavimenti del primo piano sono in pietra nera, dalla texture scura e irregolare. Un materiale che esalta l’essenzialità, giocando a contrasto con il bianco delle pareti e con le superfici specchianti. 

Nel lato sud si trova la sala da pranzo, con al centro un tavolo quadrato in metallo e cuoio con sedie di acciaio cromato e cristallo extra light.  Come le credenze e l’importante lampadario a soffitto, tutto qui è disegnato da Giorgio Palù per Metalli d’Autore.

Da questa stanza si accede alla cucina dallo stile lineare, progettata su misura, con una boiserie in ottone. L’area a nord, dove si trovavano i grandi archi del porticato, è occupata dalla zona living, ampia e luminosa. Una parete di cuoio e acciaio lucidato a specchio ne chiude una porzione e crea un punto protetto, che nasconde una zona studio. In fondo alla sala si apre uno spazio ancora più intimo, composto da un piccolo disimpegno, un’area giochi per i bambini e un bagno.

  • Giorgio Palù
  • Giorgio Palù

L’accesso al secondo piano avviene attraverso una particolare scala ellittica, come elemento scultoreo e scenografico centrale. Si tratta di una grande struttura in bronzo che si aggancia ad una passerella sospesa in cristallo. Da qui si accede alle camere da letto. Il lato sud ospita un locale di servizio e la master bedroom con un’ampia cabina armadio. Il suo soffitto di travi a vista continua anche nel bagno dove è collocata una vasca a idromassaggio sopraelevata. A nord, sul corridoio lungo 11 metri e scadenzato da 5 finestre ad arco, si aprono altre 3 camere. Le prime due con soffitti a capriate in legno e un grande bagno doppio in condivisione. In fondo al corridoio c’è l’ultima grande stanza matrimoniale, con il suo bagno di privato. 

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